Pubblicato da Angelo D’Auria il: 9 dicembre 2023

La Walk of life ritorna a Torino

Con oltre cinquecento iscritti, l’edizione 2023 della “Walk of life” si è svolta il 10 settembre scorso nel verde del parco torinese del Valentino

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Il 10 settembre scorso il verde parco torinese del Valentino ha accolto l’edizione 2023 della Walk of life. Così centinaia di magliette arancioni hanno colorato i viali e il Lungopò: c’era chi correva, chi passeggiava e chi sfrecciava sulla sua carrozzina elettrica. Tutti insieme per un triplice scopo: far conoscere la distrofia muscolare e sensibilizzare sulle problematiche che questa malattia implica, raccogliere fondi per la ricerca scientifica di Telethon sulle malattie neuromuscolari e reperire nuove risorse per finanziare i percorsi personalizzati di riabilitazione dei miodistrofici afferenti alla Uildm torinese. In particolare, riguardo a quest’ultimo obiettivo, si tratta di prestazioni che il Servizio sanitario nazionale eroga spesso in modo limitato e con lunghi tempi d’attesa, cioè stiamo parlando dei servizi offerti dalla Sezione in ambiti come psicologia, logopedia, nutrizionistica, attività assistita in acqua e visite specialistiche di vario tipo.

La manifestazione è stata organizzata dalla Uildm di Torino in collaborazione con la Fondazione Telethon, che ha donato le magliette, lo zainetto con il “pacco gara” e le bottigliette di acqua. Oltre al partenariato Telethon (presente con la responsabile della Gestione volontari e Sviluppo campagne Veronica Malatesta e il coordinatore provinciale torinese Luca Ghiringhelli), la Walk of life di quest’anno è stata patrocinata dalla Città di Torino (presente con l’assessore alle Politiche sociali Jacopo Rosatelli e l’assessora alla Viabilità Chiara Foglietta) e dal Comitato Italiano Paralimpico della Regione Piemonte. Numerosi altri sponsor hanno voluto partecipare all’evento offrendo un loro contributo, chi in forma materiale arricchendo il “pacco gara” e il ristoro dopo la passeggiata, chi in forma economica contribuendo a sostenere le spese di organizzazione e incrementando il ricavato della stessa iniziativa.

Ma in fondo cos’ha spinto alcuni audaci e coraggiosi soci e simpatizzanti della Sezione a voler allestire una manifestazione di tale portata? Sicuramente in primo luogo il desiderio di raccogliere fondi per la ricerca e per la riabilitazione dei pazienti miodistrofici, ma ritengo che, oltre al mero reperimento di contributi, sempre “maledettamente” utili, se non indispensabili quando si parla di appoggiare e assistere gli ammalati di distrofia, con lo “scendere in piazza” c’era pure la voglia di farci conoscere, diventando noi stessi testimoni della nostra esperienza di vita e perorando il diritto alla cittadinanza. Tale diritto comporta per le autorità e per la popolazione normodotata una serie di atteggiamenti e azioni che dimostrino un rispetto maggiore per le persone con una qualsivoglia disabilità, siano esse affette da una malattia o semplicemente anziani in difficoltà.

Comunque, grazie agli oltre cinquecento iscritti e alle varie donazioni degli sponsor, il ricavato al netto delle spese sostenute è stato di oltre cinquemila euro. Non poco. E adesso una domanda: questo splendido risultato di partecipazione e di incasso spingerà i nostri “eroici organizzatori” a immaginare e predisporre un’edizione 2024 della Walk of Life? Ai posteri l’ardua sentenza, ma speriamo proprio di sì! Però dal nostro canto non possiamo dimenticare che tutto questo è stato reso possibile grazie alle decine di volontari che con molto entusiasmo si sono adoperati nelle settimane precedenti e, fin dalle prime luci dell’alba, durante il giorno stesso della manifestazione, regalando ad essa il loro tempo, la loro fantasia e allegria, i loro muscoli ma, soprattutto, la loro passione. Quindi li ringraziamo tutti di vero cuore!