Pubblicato da Daniele Portaleone il: 26 maggio 2016

Il nuovo Museo Egizio

Il Faraone raddoppia le sale della sua residenza nel centro di Torino

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Dopo tre anni e mezzo di lavori e un investimento di 50 milioni di euro, con un cantiere tra i più grandi d’Europa e il museo sempre aperto, il 1° aprile 2015 è stato inaugurato e aperto al pubblico il Nuovo Museo Egizio. L’evento, celebrato su tutti i mass media, nazionali e internazionali, ha visto la partecipazione delle massime autorità dello Stato e della cultura e un incredibile afflusso di pubblico.
Per non essere travolti dall’eccezionale numero di visitatori che si sono presentati all’ingresso del museo nei giorni immediatamente seguenti a quello dell’inaugurazione, per la visita guidata organizzata dalla nostra associazione, abbiamo scelto un pomeriggio di un giorno infrasettimanale, mercoledì 10 giugno 2015. La risposta dei nostri soci è stata un po’ lenta: a pochi giorni dalla data fissata nella prenotazione coloro che avevano aderito all’invito erano veramente pochi. Poi grazie alle telefonate e al passaparola si è ricostituito un gruppo consistente di “fedelissimi” e di new entries.
Un po’ di disorientamento si è creato a causa dei lavori ancora in corso nell’atrio del palazzo, per cui il punto di ritrovo era provvisoriamente spostato dall’ingresso principale di via Accademia delle Scienze all’ingresso secondario di via E. Duse. Qui si sono riuniti i partecipanti, soci in carrozzina e deambulanti con i loro accompagnatori, accolti dal sottoscritto.
Negli spazi ipogei, destinati all’accoglienza dei visitatori, siamo stati positivamente impressionati dalle novità di un museo modernissimo, biglietterie, punto informativo, distribuzione audioguide, servizi. Qui il gruppo è stato accolto dalla guida: ciascuno ha ricevuto il suo biglietto, un braccialetto elettronico contenente tutti i dati relativi alla visita, e l’audioguida, indispensabile per ascoltare le spiegazioni della guida durante il percorso.
La visita è iniziata dal secondo piano, a cui si accede con una sequenza di scale mobili o con un luccicante ascensore per le persone non deambulanti. Le scale mobili si sviluppano su tre livelli e sono affiancate da un’enorme decorazione a parete che rappresenta i territori dell’antico Egitto attraversati dal Nilo.
I nuovi spazi espositivi sono organizzati secondo le principali tematiche: L’arte e l’architettura egizia attraverso i secoli, secondo la suddivisione in periodi fissata dagli egittologi, dal Periodo Predinastico all’Età romana e Bizantina; Religione, spiritualità e culto dell’aldilà, gli aspetti più caratteristici della cultura faraonica; Scienza e tecnologia, con testimonianze sulle conoscenze avanzate in astronomia, matematica, medicina e chirurgia; Vita quotidiana, descritta attraverso papiri, stele, sarcofagi, mummie, bronzi, amuleti e oggetti di uso quotidiano.
Le novità dell’allestimento, realizzato dai progettisti secondo i canoni più moderni della museologia, permettono a tutti i visitatori, normodotati e disabili, di avvicinarsi ai reperti, ben illuminati, protetti da teche di cristallo e accompagnati da schede informative in italiano, inglese e arabo.
Tra le sale più ammirate quelle che ospitano la tomba dell’architetto Kha e sua moglie Merit, quelle che presentano in successione sarcofaghi dei faraoni e delle loro famiglie e, alla fine del percorso, le spettacolari sale dello Statuario in cui troneggia la statua del Re dei Re, Ramesse II, considerata una delle più importanti testimonianze dell’arte egizia per la raffinatezza dei particolari realizzati da abilissimi scultori più di tremila anni fa.