Pubblicato da Nicola Tolla il: 7 maggio 2019

Il nostro sport

L’hockey in carrozzina, chiamato comunemente wheelchair hockey, è uno sport nato in Olanda e importato in Italia negli anni Novanta, principalmente per i ragazzi disabili affetti da malattie neuromuscolari. Tuttavia recentemente viene anche praticato da persone con altre disabilità più o meno gravi al di fuori di queste ultime.

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La rosa di ogni squadra può comprendere diversi atleti ma in campo, durante la partita, se ne possono schierare al massimo cinque. Oltretutto ad ogni giocatore viene preventivamente assegnato un punteggio (da 0,5 a 5,5) in base a vari fattori fisici, valutati da un’apposita commissione medica. Così, per i vari incontri stagionali, ogni singolo team può disporre di un punteggio massimo complessivo pari a 11,5.
Le diverse compagini sono composte da ragazzi che, possedendo ancora una sufficiente forza muscolare, impugnano la caratteristica, seppur più leggera, mazza da hockey, mentre gli altri utilizzano uno speciale attrezzo sistemato alla base della loro carrozzina (lo stick elettronico), grazie al quale sono in grado di muovere la pallina per il campo, passarla a un compagno e anche tirare in porta (e segnare!).

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Questo bellissimo sport è diffuso in parecchie città d’Italia e ne fanno parte numerose squadre distribuite in due categorie: la serie A1 che ne comprende dodici, suddivise in due gironi da sei ciascuna, e la serie A2 che ne annovera diciassette, anche loro suddivise in differenti gironi.
Nonostante esista, per fortuna, un numero così elevato di équipe hockeistiche, ogni anno ne nascono di nuove ed è un’ottima cosa, in quanto ciò significa che i ragazzi miodistrofici si appassionano a questo sport che permette loro di conoscere gente, stringere nuove amicizie e viaggiare compiendo inedite esperienze, anche perché, in virtù delle tante trasferte con i vari team, c’è l’occasione di stare tutti insieme. Infatti proprio per merito di questo sport e delle partite esterne in calendario, io stesso, giocatore di hockey in carrozzina del Magic Torino da circa cinque anni, ho avuto l’opportunità di conoscere nuovi amici, visitare alcune città e trascorrere molti bei momenti insieme ai miei compagni.

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Riprendendo il discorso in generale, si può ancora aggiungere che pescando gli atleti migliori dalle parecchie squadre cittadine, si forma la nazionale italiana, composta da grandi hockeisti che, nel recente passato, hanno conquistato addirittura il titolo iridato nei campionati mondiali 2018 svolti a Lignano Sabbiadoro. Questa primavera sono incominciati i preparativi per la disputa degli Europei 2020 e quindi sono state diramate le convocazioni per il primo campus di selezione. Con grande soddisfazione posso annunciare che Roberto Graziano e il sottoscritto sono stati convocati dai nuovi mister della Nazionale italiana. Per questa chiamata ringrazio tutto il Magic, a partire dagli allenatori Vilmer Graziano e Massimo Tomassini fino a tutti i miei compagni, perché questo risultato è frutto unicamente del gruppo.
A questo punto, per chi desiderasse ottenere ulteriori informazioni o fosse interessato a questo entusiasmante sport, sarà possibile rivolgersi direttamente alla Sezione Uildm di via Cimabue.