Pubblicato da La Redazione il: 20 novembre 2017

C’era una volta…

Una parte del ricco archivio di lettere, documenti e scritti vari appartenuti a Ettore Serafino, che nel lontano 1967 fu uno dei fondatori della Uildm torinese

VI-12-2017_pag12

Della famiglia Serafino avevamo già parlato a pagina 6 del numero 1/2017 di questa rivista. Recentemente, grazie alla loro preziosa collaborazione, ci è stata messa a disposizione una parte del ricco archivio di lettere, documenti e scritti vari appartenuti a Ettore Serafino, che nel lontano 1967 fu uno dei fondatori della Uildm torinese. Nella prima incursione effettuata tra queste carte è subito saltata fuori una lettera davvero interessante indirizzata al dottor Bergamini. Eccola.


 

Pinerolo, 22 settembre 1980
All’egregio Prof. Dott. Ludovico Bergamini, Clinica Neurologica dell’Università, via Cherasco 15, Torino

Caro Professore,
avrei desiderato incontrarLa anche sol per pochi minuti, ma non mi è stato possibile per il periodo feriale prima, e per le mie attuali condizioni […]. Quel che volevo dirLe è probabilmente notizia di poco o nessun rilievo, ma è pur sempre mio dovere, anche se forse non sarò il primo a riferirgliene, non tenerla per me.
Dunque, saran circa due mesi or sono, una signora di Pinerolo, nostra conoscente, in ascolto radio raccolse un comunicato che presso a poco diceva come certo dr. Dansan, da Glasgow, avesse individuato una terapia atta ad arrestare lo sviluppo della D.M. se pure non addirittura ad esercitare una azione di recupero. Il comunicato terminava laconicamente con la sola indicazione del cognome di questo dr. Dansan, della città di Glasgow, e di un numero telefonico: 00444 19549641.
La signora nostra conoscente si affrettò naturalmente a comunicarci questi dati, certa di averli fedelmente raccolti, perché ripetuti più volte.
Ecco tutto: da decenni si è abituati a notizie più o meno miracolistiche e prive di serio valore.
Non sono certo in grado di valutar questa e non mi resta che affidarglieLa.
Grazie e cordialissimi saluti anche al professor Schiffer.

Ettore Serafino


 

A parte il delizioso italiano dell’epoca, dal testo di questa breve comunicazione emerge, prepotente, una questione assai delicata che, nel corso dell’annosa lotta contro la distrofia muscolare, è stata spesso al centro di controverse vicende.
Si tratta delle false speranze provocate involontariamente o, peggio ancora, in malafede (Stamina docet) dai mezzi d’informazione. Inutile dire che, come sempre accade in questi casi, del fantomatico dottor Dansan di Glasgow non se n’è mai più sentito parlare. Infatti ben lo anticipava l’autore della lettera, dimostrandolo nel passaggio “Quel che volevo dirLe è probabilmente notizia di poco o nessun rilievo…”.
Purtroppo la storia della nostra patologia è costellata di questi falsi e spesso dolorosi allarmi (“…da decenni si è abituati a notizie più o meno miracolistiche e prive di serio valore”) e riproporne uno, sotto forma di suggestivo souvenir, può risultare anche istruttivo per chi ancora spera o si fida troppo.
Prossimamente torneremo, con entusiasmo, a scartabellare in quest’avvincente archivio, per estrarne altri documenti da proporre all’attenzione dei nostri lettori.